L’integrazione estetica di tetti ventilati su edifici tradizionali

Le città viste dall’alto sono una distesa di tetti, dalle forme e conformazioni più diverse, che a modo loro caratterizzano i centri urbani. I tetti sono vere testimonianze delle caratteristiche architettoniche e delle tecniche costruttive di una determinata area geografica, legati saldamente alla cultura, al territorio e alle necessità climatiche. Con il desiderio e l’obiettivo di mantenere e preservare il patrimonio architettonico, che rappresenta un bene culturale e storico importante, è fondamentale intervenire anche sulle coperture con un approccio integrato che unisca tecnologie e rispetto dell’esistente. Per guardare ancora al futuro. Vediamo ora come mantenere l’aspetto originario dei tetti antichi, ma non solo, senza rinunciare alla tecnologia più avanzata.

Tetti ventilati per mantenere l’aspetto originario degli edifici

I tetti ventilati possono essere integrati facilmente su tetti esistenti sia in fase di ristrutturazione o rifacimento del tetto, che semplice manutenzione straordinaria, è necessario smontare lo strato di copertura e posare il manto con un sistema di ventilazione, avendo prima accurato che gli strati sottostanti non necessitino anch’essi di manutenzione. Perché questa operazione non risulti invasiva, e dal risultato poco estetico, è fondamentale scegliere un sistema di ventilazione che rispetti alcuni parametri: sezione della camera di ventilazione, leggerezza, integrazione, riuso dei materiali ove possibile, rispetto dell’esistente. La sezione della camere di ventilazione è importante per non aumentare la sezione totale del pacchetto tetto e rialzare quindi eccessivamente la linea del profilo dell’edificio. Grazie a soluzioni innovative, come i sistemi per la ventilazione basati su appoggi puntiformi, è possibile intervenire su coperture storiche messe alla prova dal passare del tempo, mantenendone le caratteristiche originali. Tra gli aspetti principali da considerare solitamente sono la non planarità delle falde, la presenza di imperfezioni e l’esigenza di non gravare il peso sostenuto dal tetto. Il sistema per la ventilazione AERtetto risponde a queste esigenze con il semplice piedino di appoggio, leggero e flessibile, non ancorato ma solo appoggiato sull’ultimo strato sottocoppo, solitamente la guaina. Grazie alla flessibilità degli appoggi è facile assecondare l’andamento della falda, non sempre planare, senza irrigidire il manto di copertura, creando un sistema concatenato e libero di assorbire piccoli spostamenti. Quella che si crea è una superficie calpestabile e resiste alle oscillazioni, anche in caso di eventi climatici importanti. 

Davanti a edifici antichi bisogna ampliare l’attenzione alla stabilità dell’edificio nel suo insieme ed intervenire nella maniera meno invasiva e più performante possibile, per questo va fatta attenzione sia al sistema finito che alle necessità del cantiere. Il sistema puntiforme AERtetto, grazie ad imballi limitati, facili da movimentare e leggeri, permette la posa del tetto in maniera ordinata, pulita e veloce. 

Esempi eccellenti

Il sistema di ventilazione AERtetto, con AERcoppo® e AERtegola®, vanta numerose installazioni su edifici tradizionali, storici e vincolati, da nord a sud Italia, attraversando quindi diverse condizioni climatiche (qui alcuni esempi di progettazione in base al clima: https://aertetto.it/clima-e-tetto-come-progettarlo-meglio/). Per quanto riguarda gli edifici storici, vincolati, la scelta del sistema di ventilazione AERtetto è sempre stata condivisa e approvata dalla Soprintendenza, considerandolo un grande plus progettuale proiettato al benessere del futuro degli edifici. Grazie alla sua versatilità e la possibilità di riutilizzare i coppi esistenti si sposa con le principali richieste di ogni progetto vincolato. Il vero successo del sistema, oltre alla sua efficacia nel tempo, è dato dai progettisti e addetti ai lavori che una volta provato continuano a sceglierlo nei loro progetti, andando oltre le tecniche più comuni e conosciute.

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