Conservare l’aspetto originale del tetto: il restauro del tetto antico

L’Italia è un paese ricco di architetture storiche e antiche, molte egregiamente conservate, altre meno, ma tutte ricche di fascino e memoria da tramandare. Per questo non è raro trovarsi a dover intervenire su edifici storici con un tetto antico da conservare, valorizzare e rendere più efficiente dal punto di vista energetico. Non parliamo solo di ville o palazzi di pregio, ma del panorama più ampio dei centri storici e borghi antichi in generale.
Tetto antico è sinonimo di tetto in legno, vediamo come restaurarlo al meglio.

Caratteristiche del tetto antico

Il tetto antico a capriate in legno vanta storia, abilità manuali e abilità costruttive. Per la sua conformazione ha una parte portante, la capriata appunto, dove poggiano i travicelli, un tavolato e sopra ancora gli strati di impermeabilizzazione e di copertura. Un tetto antico, anche se ben conservato, non risponde alle esigenze abitative attuali, soprattutto per quanto riguarda l’isolamento, che se presente è svolto da materiali isolanti posti nel sottotetto, quasi sempre assente nei tetti a vista.
Dietro al materiale antico con cui è costruito il tetto c’è molta storia, una copertura in legno antico lasciata a vista fornisce all’ambiente grande prestigio e grande personalità.
I motivi che possono portare ad intervenire su tetti antichi sono molteplici, da necessità strutturali a necessità migliorative dal punto di vista energetico. In tutti i casi è consigliato intervenire con la massima cura e attenzione per non stravolgere la struttura originaria e anzi valorizzarla.

Come restaurare al meglio un tetto antico

Partiamo da un tetto in buono stato dal punto di vista strutturale ma da restaurare esteticamente e migliorarne le prestazioni energetiche. La struttura principale del tetto a travi in legno si può ripristinare con opere di levigatura, antitarlatura mirata, consolidante e finitura cerata.
Sono interventi semplici che riportano alla luce l’originale bellezza del tetto e prevengono deterioramenti futuri mantenendo la funzione portante della struttura lignea. Questi trattamenti valgono per tutte le parti in legno, a vista e non.
Se invece siamo in presenza di un tetto da migliorare anche nella parte portante la prima cosa da fare è ripristinare proprio le parti portanti, sostituendo gli elementi maggiormente danneggiati e rinforzando dove necessario con elementi in acciaio.
Dal punto di vista costruttivo un tetto in legno è resistente e offre molteplici vantaggi ma le falde non si possono sovraccaricare in eccesso, parliamo dei tetti antichi. Progettati per portare determinate finiture, se sovraccaricati eccessivamente tra isolante, strato di ventilazione e manto di copertura finiscono per non reggere il peso e cedere men man mano nel tempo. Per questo bisogna valutare bene quanti e quali nuovi strati aggiungere. Non potendo aggiungere pesi eccessivi sulle falde, gli stati isolanti e il manto di copertura finale devono avere caratteristiche specifiche. Per quanto riguarda gli isolanti le scelte sono molteplici per materiale, spessore e peso, relazionati sempre alle necessità finali. Tra i sistemi di ventilazione, obbligatori in tutti i nuovi interventi, quello puntiforme ha molteplici vantaggi rispetto gli altri sistemi tradizionali a listelli o similari. L’elemento principale, il piedino, vanta leggerezza e libertà di posa. I tetti antichi in legno spesso non hanno falde perfette, ma possono presentare lievi avvallamenti, anche in questi casi un tetto ventilato con appoggio a piedini, come AERtetto, asseconda perfettamente l’andamento della falda senza irrigidire la copertura. Questo perché i piedini non essendo fissati alla base hanno libertà di posa e non vincolano l’appoggio dei coppi.
Sono molti gli esempi di interventi su tetti antichi dove è stato scelto il sistema AERcoppo® di AERtetto con ottimi risultati. Ad esempio potete approfondire il restauro del tetto antico di Villa Pisani a Strà.