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Condizioni climatiche locali e tetto, come progettarlo al meglio
La conformazione del tetto per forma, inclinazione e pacchetto tecnologico, deve rispondere alle esigenze climatiche del luogo e bisogna considerare principalmente: l’andamento delle temperature, il livello delle precipitazioni, pioggia e neve, l’esposizione ai venti. Tutti aspetti da valutarsi nell’arco dell’intero anno.
Vediamo come fare la scelta giusta.
Caratteristiche del tetto
Andando oltre gli aspetti formali della volumetria della casa, come l’inclinazione del tetto, bisogna valutare bene anche gli aspetti tecnologici di ogni parte dell’edificio. Tra tutti, il tetto deve proteggere la casa dagli agenti atmosferici esterni ed assicurare una buona tenuta e durata nel tempo.
Il tetto perciò deve essere resistente dal punto di vista costruttivo e formale, falde troppo basse in zone nevose risultano svantaggiose, come falde troppo inclinate nelle zone di mare possono essere inadatte. Oltre all’aspetto volumetrico formale del tetto, questo garantisce ottime prestazioni se tutti gli elementi di cui si compone vengono utilizzati al meglio e non rischiano danneggiamenti nel tempo.
Da diversi anni si prediligono i tetti ventilati per la loro efficienza, rispetto a tetti posati a secco, direttamente sull’ultimo strato del tetto, che non prevedono intercapedini d’aria. La ventilazione del tetto è un sistema progettato garantire un passaggio d’aria costante nel sottotetto, crea un flusso tra l’esterno e l’intercapedine sottocoppo. Questo sistema fa sì che si mantenga l’equilibrio termico e l’umidità a livelli ottimali, evitando accumuli di calore estivo e condensa invernale che possano danneggiare la struttura del tetto e degli elementi interni. Per approfondire l’argomento, della differenza tra un tetto ventilato ed uno non ventilato ne abbiamo già parlato qui.
Tetto ventilato per tutte le stagioni
Il tetto ventilato garantisce ottime prestazioni sia in estate, anche con alte temperature, che in inverno, tutto grazie al flusso continuo d’aria tra coppi e finitura del tetto. Perché il tetto ventilato sia efficiente bisogna che rispecchi alcune caratteristiche:
- continuità dell’intercapedine di ventilazione dalla linea di gronda al colmo
- non presentare ostacoli intermedi che possano bloccare il flusso d’aria
- evitare la presenza di forature non necessarie, sulla guaina impermeabile per esempio
- la linea di gronda e di colmo devono permettere un adeguato passaggio d’aria
Se non vengono rispettati tutti questi requisiti si possono creare situazioni sconvenienti come infiltrazioni d’acqua, presenza di umidità e conseguente nascita di muffe o muschi.
Tetto ventilato per climi caldi
In condizioni climatiche molto calde il tetto ventilato aiuta a mitigare il calore che verrebbe trasmesso dal tetto alla casa. I coppi infatti assorbono il calore dell’irraggiamento del sole e possono arrivare a temperature 80-90°C, calore che viene trasmesso agli strati sottostanti. Nel tetto NON ventilato il calore passa agli strati sottostanti per conduzione. Nel tetto ventilato, dove un’intercapedine d’aria si frappone tra il manto e lo strato impermeabilizzante, si verifica per convezione, quindi l’aria mitiga questo passaggio. Proprio questa camera d’aria sul tetto favorisce l’isolamento dei tetti ventilati migliorando le prestazioni di tutti i materiali presenti.
Tetto ventilato per climi freddi
Nonostante nelle zone più fredde e nel periodo invernale la radiazione solare e le temperature siano inferiori, il tetto ventilato è comunque essenziale per il sistema edilizio, garantendo:
- lo smaltimento dell’eventuale condensa superficiale, che si forma tra il manto e lo strato impermeabilizzante, ed interstiziale, all’interno dell’isolamento termico
- la salubrità e la durata di tutti gli elementi del tetto: coppi-tegole/strato impermeabilizzante/isolamento termico. Mantenendoli asciutti, previene i ristagni d’acqua e danni dovuti al ghiaccio e alla neve, preservando il manto da rotture
- lo scioglimento uniforme della neve, scongiurando gli effetti del disgelo differenziale (cumuli di neve).
Il sistema tetto ventilato aiuta il manto a rimanere intatto evitando rotture da congelamento, o danni da ristagno di acqua, aspetti che un tetto non ventilato non può garantire. Sui tetti non ventilati la neve, quindi il ghiaccio, faticano a sciogliersi andando a gravare sulla struttura sia per il peso che per le conseguenze che possono nascere dalla presenza prolungata del ghiaccio.
Per approfondire l’argomento sul funzionamento del tetto ventilato cliccate qui.