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Ristrutturazione tetto, osservazioni e consigli.
La ristrutturazione del tetto è un investimento da intraprendere per necessità quando il tetto smette di svolgere al meglio la sua funzione di riparo ed isolamento. Le coperture non necessitano di frequenti manutenzioni ma se non sono state realizzate secondo la regola dell’arte, o semplicemente con il passare degli anni, possono avere necessità di un rifacimento, che può interessare solo il manto di copertura o anche gli strati sottostanti.
Perché ristrutturare il tetto
Il tetto svolge un ruolo fondamentale di protezione e riparo negli edifici, indipendentemente che esso sia a falda, piano, praticabile o meno. Le coperture piane rispondono a particolari esigenze tecnologiche e sono comparse in architettura in un secondo momento rispetto alle soluzioni a falda, tradizionali e per molti aspetti intramontabili. Parliamo quindi della ristrutturazione di tetti a falda in laterizi, tegole o coppi, che sono i più frequenti nel panorama delle abitazioni private e degli edifici storici (palazzi e chiese).
La ristrutturazione del tetto è efficace quando si vanno a migliorare le caratteristiche del tetto, non solo a ‘tamponare’ lì dove ci sono i difetti: partica molto diffusa, all’apparenza economica ma non efficace nel tempo.
Cause che portano alla ristrutturazione del tetto:
– il tetto non svolge la sua funzione di isolante
– gli elementi di copertura si sono deteriorati con il tempo o a causa di una posa errata
– si riscontrano problemi di infiltrazione e umidità
– altri problemi legati all’età dell’edificio (cedimenti, scostamenti degli elementi…)
– in casi di restauro e conservazione di beni architettonici
Uno degli errori più comuni nella posa di coppi e tegole è l’uso di collanti, cemento o schiume che con il tempo sono la causa di rottura dei coppi e delle tegole, con conseguente perdita delle funzionalità del manto di copertura. La struttura del tetto, come il resto della casa, è soggetta a dei vincoli di progettazione e costruzione nonché a delle norme, tra tutte in questo caso la norma UNI 9460/2008. Nel caso delle coperture discontinue, in tegole e coppi per esempio, la Norma UNI 9460:2008 “Coperture discontinue – Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con tegole di laterizio o calcestruzzo” impone delle regole per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione a regola d’arte delle coperture con manto discontinuo. Questa norma impone la posa ‘a secco’, quindi senza cemento o collanti, stessa dicitura che trovate poi nella garanzia di coppi e tegole. Sempre stando alla norma, se andate a rifare il tetto, qualunque esso sia allo stato attuale, dovete inserire la micro ventilazione.
Tetto ventilato o non ventilato?
Dal momento che si attuano dei lavori di ripristino, questi dovranno apportare dei miglioramenti rispetto alla situazione iniziale. Iniziamo col dire che il tetto, per norma, deve essere almeno micro ventilato, quindi il caso della non ventilazione si esclude da solo. Per quanto riguarda la micro ventilazione e la ventilazione, la cui differenza principale consiste nella dimensione della sezione del passeggio dell’aria sotto coppo o sotto tegola, si possono realizzare in diverse maniere:
- Orditura classica con listelli in legno
- Orditura con listelli in acciaio
- Sistemi di ventilazione puntiformi e alternativi
- Sistemi porta coppi ondulati
Tutti questi sistemi presentano caratteristiche diverse tra loro che si traducono poi in vantaggi e svantaggi. L’orditura in legno o in listelli d’acciaio permette la ventilazione con una posa a secco ma d’altro canto ha un peso che va ad incidere sulla copertura e la loro posa richiede tempo, precisione e soprattutto, con il loro fissaggio, si va a forare la guaina di copertura. Tra i sistemi di posa a secco e senza apportare grande incremento di peso sulla struttura c’è il sistema a piedini AERtetto, un brevetto per la possa puntiforme, a secco e ad appoggio, senza forare la guaina.
Nel rifacimento del tetto, se le condizioni dei coppi sono buone, si può considerare un loro parziale riutilizzo, integrandoli con coppi nuovi. La pratica consiglia di utilizzare i coppi di recupero per la parte di coperta, così facendo si mantiene inalterato l’aspetto della copertura, e di integrare i coppi nuovi per la parte di scolo, garantiscono maggior funzionalità. Nella scelta del rifacimento del tetto bisogna tener presente anche aspetti che guardano la durata garantita, le caratteristiche ed i vantaggi: resistenza, durata, pedonabilità, risparmio energetico, incisione di peso sulla struttura, resistenza al vento, resistenza alla neve, etc…
Buona prassi, prima di intraprendere un lavoro, è documentarsi e scegliere sempre soluzioni referenziate e già in atto su altri edifici con ottimi risultati.
Costo rifacimento tetto
Non c’è una risposta precisa, dipende da molti fattori, ma sicuramente va considerato il rapporto spesa/durata/efficienza.
- Per la soluzione a listelli in legno va considerato il prezzo di fornitura degli elementi, sommato al costo della manodopera che incide molto considerati i lunghi tempi di posa. La soluzione finale è un tetto micro ventilato o ventilato con una forte incidenza di peso e sezione, in altezza, del sistema finito.
- Per la soluzione a listelli in acciaio il costo di fornitura è più elevato rispetto alla soluzione in legno, e la manodopera di posa si può considerare alla pari. La soluzione finale sarà un tetto ventilato.
- Per la soluzione puntiforme, a piedini, il costo di fornitura si può considerare nella media ma si abbassa molto il costo della manodopera per la posa. Il risultato finale è un tetto ventilato, garantito, che incide poco sulla struttura a livello di peso e permette la ventilazione con un rialzo di 3,5 cm per il coppo e 4,5 per la tegola.
L’aspetto del costo va quindi considerato in un’ottica di durata e resistenza dei materiali, un investimento che poi durerà nel tempo.
Per stimare al meglio i costi, che non si limitano solo all’ultimo strato di copertura, bisogna rivolgersi ad un esperto del settore il quale considererà tutti gli aspetti che interesseranno il vostro lavoro: smantellamento, rifacimento, fornitura materiale, manodopera ecc.
Consigli.
Il rifacimento del tetto è un lavoro molto importante e deve tener conto di alcuni aspetti, anche legati al luogo in cui si trova l’edificio. Ecco quindi alcuni consigli per ottenere il massimo dalla ristrutturazione del tuo tetto e valorizzare al meglio il lavoro:
– valutare lo stato della struttura del tetto, evitare sovraccarichi.
– scegliere materiali di qualità e con caratteristiche di resistenza adeguate al clima in cui vivi.
– scegliere pannelli isolanti di qualità
– un tetto ventilato ha prestazioni migliori rispetto ad un tetto micro ventilato
– considerate l’uso di pannelli integrati, solari e fotovoltaici.
– valutate il recupero dei coppi preesistenti da integrare con altri nuovi, soprattutto in caso di restauro e beni vincolati.
Concludendo vi consigliamo sempre di rivolgervi ad un esperto perché un lavoro fatto bene oggi, sarà un investimento per il futuro; un lavoro ‘fai da te’ oggi, spesso domani si rivelerà più dispendioso perché non idoneo.