CASI DI SUCCESSO
AERTETTO PER IL CONSERVATORIO DI ROVIGO, UN NUOVO TETTO PER LA MUSICA
Dalla prima Guerra Mondiale ad oggi: il progetto di restauro della copertura
Durante la Prima Guerra Mondiale, come spesso accadeva, l’edificio fu adibito ad alloggio per le truppe e fu gravemente danneggiato; nel dopoguerra l’edificio fu restaurato, per essere destinato ad ospitare la Scuola di musica Rodigina.
Il più recente intervento su Palazzo Venezze tiene conto delle esigenze operative del Conservatorio e interpreta il tema complesso del restauro conservativo e del miglioramento delle prestazioni sismiche della struttura e prestazionali dell’involucro. Particolare attenzione è stata data alla copertura con un consolidamento generale ed un nuovo pacchetto dove è stato utilizzato il sistema AERcoppo®.
La struttura del palazzo
Le facciate del palazzo – la principale su via Cavour e la secondaria su Corso del Popolo – sono notevolmente asimmetriche, caratteristica che sembrerebbe far ipotizzare che l’edificio sia stato costruito non ex novo ma riedificando una preesistenza.
L’edificio si sviluppa su più piani: a pianterreno troviamo un ampio ingresso con colonnato dal quale si dipar- tono due scale che conducono al mezzanino e più in alto al piano nobile.
Lo spazioso ed elegante salone centrale, oggi adibito a sala per concerti, è al centro di una serie di stanze usate come aule. Maria Giustinian Venezze, ultima discendente della famiglia, donò l’edificio al Comune che lo intitolò alla memoria del padre Francesco Antonio Venezze per diversi anni sindaco di Rovigo, affinché lo trasformasse in istituto di cultura ovvero nel Conservatorio musicale della città.
Un po’ di storia del Conservatorio di Rovigo
L’attuale Conservatorio di Musica di Rovigo è ospitato nelle sale di Palazzo Venezze, nel centro storico della città. Costruito nel 1715 per volontà del Conte Stefano Venezze, è ancora oggi uno dei palazzi più importanti per storia, eleganza e prestigio architettonico. Il palazzo rivela la sua nobiltà sin dalla facciata neoclassica su cui si aprono due portali centinati, una balaustra in marmo che forma un balcone con due finestre sormontate da frontoni curvilinei, un nobile cornicione dentellato che delimita la struttura al confine con il tetto.
Con la collaborazione di:
Progettista e Direttore Lavori: Arch. Roberto Navarrini e Arch. Elena Lavezzo - Navarrini architetti e associati
Impresa esecutrice: C.O.S.E.D.I.L. Costruzioni Edilizia s.r.l. - Afragola (NA)
Periodo dei lavori: 2024
Dati tecnici progetto:
Superfice: 730 m2
Pendenza: 40%