Ventilazione e microventilazione
Per garantire efficienza e durata del tuo tetto
La differenza tra la ventilazione e la microventilazione è sostanzialmente quella di aumentare, nel periodo estivo, il comfort dovuto al surriscaldamento degli ambienti sottostanti attraverso lo smaltimento del calore dovuto all’irraggiamento solare.
Nel periodo invernale, con la ventilazione, si amplificano i benefici di salubrità necessari alla durata del sistema tetto ottenuti attraverso la microventilazione.
La Norma UNI 9460:2008, dal punto 9.3, stabilisce i parametri e i requisiti minimi per entrambe le tipologie.
La ventilazione
Al punto 9.3.1:
“Generalmente, la sezione di flusso per intercapedini utili ad ottenere la massima riduzione del flusso termico in clima estivo, nel caso di pendenze usuali in Italia (30% – 35%) e lunghezza di falda di usuali (fino a 7 m), è almeno di 550 cm² netti per ogni metro di lunghezza della falda, al di sotto della listellatura […].”
La Norma precisa, inoltre, che per un corretto funzionamento dei moti convettivi, effetto camino, deve essere realizzata un’idonea sezione di ingresso e di uscita dell’aria.
Sempre al punto 9.3.1 recita:
“[…] Deve essere assicurata sulla copertura una adeguata sezione di ingresso dell’aria in corrispondenza della linea di gronda e di uscita in corrispondenza del colmo […].”
La microventilazione
Come anticipato nella Posa in opera la microventilazione è un requisito minimo che deve essere sempre soddisfatto nella progettazione ed esecuzione a regola d’arte di una copertura discontinua.
Al punto 9.3.2:
“[…] in qualsiasi tipo di copertura (isolata o no, ventilata o no) è necessario prevedere sempre una microventilazione sottotegola per evitare la persistenza di umidità, formazione di condensazioni e per prolungare la durata del sistema.
Tale microventilazione è attuata posizionando le tegole su listellature di supporto […] e può essere incrementata con l’impiego di tegole munite di aeratore. È necessario verificare che la linea di gronda e il colmo siano liberi da ostacoli che possano impedire la libera circolazione dell’aria.”
Nel punto 9.3.1, dedicato alla ventilazione, anticipa, la dimensione minima con cui la microventilazione deve essere realizzata:
“[…] nel caso in cui non sia prioritaria l’esigenza della massima ventilazione estiva, e in presenza di lunghi periodi con ambiente umido, possono essere adottate coperture che assicurino lo smaltimento di eventuale vapore d’acqua accumulatosi nella copertura, sia in inverno che nelle stagioni intermedie, con uno spessore dell’intercapedine tale da assicurare una sezione libera di almeno 200 cm² per metro di larghezza di falda […].”